Google Search Console: come verificare la proprietà del dominio tramite il record DNS
Conosciuto come Google Webmaster Tools fino al 2015, Google Search Console è il servizio che consente ai Webmaster di:
- verificare lo stato di indicizzazione di un sito web,
- verificare gli errori di scansione riscontrati dal motore di ricerca sulle singole pagine
- analizzare gli aspetti SEO, fornendo dati relativi al traffico organico, anche grazie alla associazione con la piattaforma Google Analytics.
All’interno di questo strumento è possibile anche:
- analizzare la page experience
- inviare una sitemap che segnala al motore di ricerca le pagine che formano il sito
- verificare i tempi di caricamento delle pagine web in versione mobile e in versione desktop.
Ma come si fa a collegare un sito alla Google Search Console? In queste poche righe vedremo come aggiungere il sito alla Search Console di Google e verificarne la proprietà tramite l’uso di un record TXT inserito nei DNS del nostro spazio web.
Google Search Console: come verificare la proprietà del dominio tramite il record DNS
Per verificare la proprietà del dominio tramite il record DNS, accedi con la tua Gmail alla Google Search Console e, nel caso in cui il sito non sia presente nella console, aggiungi la proprietà:
- Fai click sul menu “Aggiungi proprietà”
- Inserisci l’indirizzo del tuo sito internet senza sottodomini (es. ca2solution.it)
- Verifica la tua proprietà inserendo il record TXT tra i DNS del tuo dominio e successivamente clicca sul pulsante “Verifica”
- Attendi quindi che il provider Salvi la modifica ( in genere tra i 30 e i 180sec ) e ritorna sulla tua Google Search Console.
Se tutto è andato a buon fine Google riconoscerà il DNS che hai inserito e procederà a registrare il sito sulla tua console. Vediamo ora come utilizzare il record TXT al dominio.
Come aggiungere il record TXT ai record DNS del tuo dominio
Si sa, ogni provider ha un suo pannello di gestione delle funzioni del dominio (Cpanel, Plesk, Pannello personalizzato, ecc.). Non è possibile, quindi, indicare una procedura univoca per portare a termine questa operazione.
Si cercherà di essere il più generici possibile affinché tu abbia gli strumenti per configurare in autonomia il tuo DNS:
- Accedi al pannello di controllo del tuo dominio che ti è stato fornito dal provider;
- Ricerca la sezione che gestisce i record DNS (se hai a disposizione un Cpanel la trovi sotto la voce Zone Editor);
- Aggiungi quindi un nuovo record di tipo TXT;
- Inserisci nel campo “Record” il codice generato da Google lasciando il campo del “Nome” vuoto;
P.S. Alcuni provider richiedono che il campo “Nome” sia compilato, in questo caso inserisci il nome del tuo dominio escludendo https e www. Scrivi solo example.com. ricordando di inserire un . al termine del tuo nome di dominio; - Salva il Record TXT appena inserito nella tua zona DNS.
Salvato il tuo nuovo DNS torna sulla tua Google Search Console, attendi che il provider registri la modifica (in genere tra i 30 e i 180 secondi) e clicca il pulsante “Verifica”.
Se tutto è andato a buon fine Google confermerà l’avvenuta verifica e nel giro di qualche giorno appariranno i dati all’interno della tua console.
Una volta terminata questo passaggio il consiglio è di collegare la proprietà appena creata con la sua equivalente (che sicuramente avrai già creato) dentro la piattaforma Google Analytics per avere una panoramica costante degli accessi al tuo sito web.
Co-founder e Web Designer di Ca2, si occupa principalmente di grafica e dello sviluppo siti web, dalla radice fino all’interfaccia, e di design per i dispositivi mobile. Dopo la laurea in Grafica e Progettazione Multimediale e una passione sfrenata per la tecnologia, ha approfondito la sfera dello sviluppo web, riuscendo a far conciliare perfettamente competenze e passione.
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